LIBERAZIONE DEI PRIGIONIERI POLITICI NELLA REPUBBLICA DI MACEDONIA

 

Al Ch.mo Luigi Di Maio

ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale

 

Spettabile, mi prendo la libertà in quanto personaggio pubblico e intellettuale macedone e croato, di rivolgermi a Voi con la preghiera di adoperare tutta la Vostra autorità e influenza diplomatica e politica affinché la Repubblica Italiana richieda dinanzi alle massime istanze dell’Unione Europea l’urgente sospensione di ogni ulteriore attività riguardo all’adesione della Repubblica di Macedonia a questa stimata associazione europea e ottenga una moratoria totale su tutte le ulteriori attività in tal senso, fino a quando non saranno rilasciati incondizionatamente tutti i prigionieri politici che sono stati condannati per presunto terrorismo nei processi politici mostruosamente montati in relazione agli eventi del 27 aprile 2017, nei quali sono state comminate pene draconiane per una durata totale di 211 anni e fino a quando non verrà istruito un processo equo e obiettivo riguardo alla loro partecipazione agli eventi di quel giorno, che erano, in effetti, a livello di disordini e spintoni in parlamento provocati dalla costituzione assolutamente incostituzionale, extra procedurale e violenta del parlamento macedone.

L’attuale governo del Primo ministro Zoran Zaev ha utilizzato senza scrupoli allora le più alte autorità giudiziarie di quel paese, politicamente e partiticamente completamente subordinate e usurpate, per instillare la paura in tutti i cittadini della Repubblica di Macedonia e sopprimere ogni reazione e ogni ulteriore resistenza al suo spericolato potere autoritario che, come ben sapete, è profondamente coinvolto nella corruzione e nella criminalità, nella sfacciata soppressione delle libertà umane e dei media, in numerosi scandali corruttivi da milioni di dollari, che vanno dal taglieggiamento di imprenditori di spicco e di società, allo stretto legame diretto con le mafie balcaniche e di altra provenienza, con i suoi numerosi e pericolosi boss per i quali sono stati emessi mandati di arresto europei e mondiali e ai quali le autorità di Zoran Zaev, a tutti loro indistintamente, hanno rilasciato passaporti macedoni con false identità, mantenendo inoltre con loro il contatto più stretto e diretto, come testimoniano numerosi documenti e fotografie documentarie, consentendo in tal modo a loro di muoversi liberamente in molti paesi europei, ma anche di svolgere indisturbati le loro attività criminali all’interno della Repubblica di Macedonia e da qui verso altri paesi.

Oggi, la Repubblica di Macedonia è l’unico paese sul territorio dell’Europa libera e civile nella quale esistono prigionieri politici che, per giunta, sono detenuti nelle carceri macedoni in condizioni disumane e malsicure per la stessa esistenza. Si tratta soprattutto di giovani e di persone di mezza età, alcune delle quali hanno seri problemi di salute, e sono per lo più intellettuali macedoni di spicco.

In seguito alla forte pressione dell’opinione pubblica e al fine di ridurre i danni alla propria immagine politica di fronte all’opinione pubblica nazionale e internazionale, Zaev è stato costretto a rimettere in libertà, dopo che avevano scontato ingiustamente sei e più mesi di prigione, alcuni artisti e intellettuali macedoni di spicco, tra cui il baritono macedone di fama mondiale Igor Durlovski, mentre agli altri ha offerto l’opportunità di “pentirsi”, cosa che loro, non sentendosi colpevoli, hanno rifiutato energicamente. Tra loro, il nome più importante è Jane Čento, nipote del primo presidente del Presidium dell’ASNOM (Consiglio antifascista di liberazione popolare della Macedonia) Metodija Andonov – Čento, primo presidente della Repubblica federale e democratica di Macedonia (dal 2 agosto 1944), leggendario patriota e politico macedone, che subì un identico destino nelle epurazioni politiche jugoslave del dopoguerra. Fu condannato in un processo politico montato e come prigioniero politico fu bruscamente allontanato dalla vita politica e pubblica di allora, per finire prematuramente la sua vita nel 1957 in seguito al trattamento disumano subito.

Suo nipote Jane Čento, avvocato trentenne, padre di un bambino di quattro anni che finora non ha mai visto perché per tutto questo tempo è detenuto in carcere in un regime di estrema durezza, è stato condannato a 15 anni di detenzione con l’accusa di terrorismo (in appello la pena gli è stata ridotta a 13 anni). Ritrovandosi oggi a capo dei cosiddetti Difensori della Costituzione macedoni, è diventato il simbolo della resistenza nazionale senza compromessi al vergognoso, impopolare, autoritario, corrotto e criminale governo di Zoran Zaev.

Per domenica 25 aprile 2021 sono stati indetti grandi comizi di protesta popolare in Macedonia, senza caratteristiche politiche, per chiedere che Jane Čento e tutti i Difensori della Costituzione siano rilasciati senza condizioni e che sia allestito un processo equo riguardo alla loro partecipazione ai suddetti spiacevoli eventi.

Spettabile, la prego di adoperarsi, nella Repubblica Italiana e dinanzi alle massime istanze dell’Unione Europea, per l’instaurazione di una moratoria su tutte le ulteriori attività riguardanti l’avvio dei negoziati con la Repubblica di Macedonia per la sua adesione all'UE, nonché per l’immediata liberazione dei prigionieri politici macedoni, esprimendo in tal modo il grande spirito di democrazia del quale è giustamente orgoglioso il popolo italiano, con il quale il popolo macedone e tutti i cittadini della Repubblica di Macedonia coltivano una lunga, profonda e testimoniata amicizia e reciproca benevolenza.

Ringraziandola in anticipo per il Suo impegno su questa importante e urgente questione umanitaria che riguarda direttamente il nostro modo di concepire l’Europa contemporanea e i suoi stati membri come uno spazio di civiltà e di libertà umane indisturbate, nel quale il termine prigioniero politico oggi è e dovrebbe essere soltanto un penoso anacronismo storico, le esprimo il mio più profondo rispetto,

Aldo Kliman,

scrittore macedone e croato

 

Pola, 23 aprile 2021

 

Traduzione di Rodolfo Segnan

 

25 април 2021, Denesen.mk Online

Алдо Климан со писма до европските политичари:

Ослободување на политичките затвореници во РМ, осудени за „27 април“!

https://denesen.mk/aldo-kliman-so-pisma-do-pettmina-evropski-politichari-osloboduvanje-na-politichkite-zatvorenici-vo-republika-makedonija-osudeni-za-nastanite-na-27-april-2017/